Due giorni nel cuore della selvaggia Val Grande, con pernottamento a Bocchetta di Campo e salita alla cima simbolo del parco: la cima Pedum.
Per veri amanti della natura selvaggia!
Data
29/30 SETTEMBRE 2023
Sviluppo
20 KM
Dislivello
1.400 METRI
Durata
2 GIORNI
Descrizione
Ti piacerebbe esplorare montagne selvagge e poco frequentate,
ammirare la notte stellata,
aspettare le prime luci dell’alba in bivacco?
Questo è il trekking che fa per te!
A CHI SI RIVOLGE: camminatori allenati che vogliono crescere, mettersi in gioco, esplorare spazi incontaminati e poco frequentati
Si richiede un buon livello di forma fisica e abitudine a camminare molte ore su terreni di montagna. I percorsi proposti presentano difficoltà EE (Escursionisti Esperti), con passaggi su pendii ripidi e per brevi tratti esposti.
Al tempo stesso affronteremo il percorso a ritmo lento, per porre le dovute attenzioni nei passaggi più impegnativi, e per godere il fascino della natura che incontreremo. Con la calma necessaria.
ATTENZIONE: PUO’ INDURRE DIPENDENZA
L’immersione nella bellezza di queste montagne, la soddisfazione nel percorrere un’alta via, l’emozione di valicare bocchette che aprono il respiro e il cuore, possono portare ad un irreversibile passione per la montagna e al bisogno di continuare ad esplorare e accrescere le proprie capacità nel frequentarla.
INFORMAZIONI DI DETTAGLIO
PROGRAMMA
1° giorno: Da Fondo di Gabi (Malesco – VB) a Bocchetta di Campo
Lunghezza: 10 km, Dislivello: 1.000 mt in salita
L’itinerario con partenza a Fondo di Gabi (1.260 mt) inizierà su di una antica mulattiera fino all’Alpe Scaredi, porta occidentale del parco, da cui si può apprezzare una vista fantatica sulla parete est del monte Rosa. Da qui il sentiero inizerà a salire verso la bocchetta di Scaredi a quota 2020m per poi portarci sulla cresta spartiacque che divide la Val Grande ossolana dalla Val Pogallo.
Nel passaggio arriveremo in prossimità della Cima della Laurasca (2.196 mt), altra cima simbolica della Val Grande, e non prderemo l’occasione di salire e ammirare il panorama a 360 gradi sulle valli e le cime del Parco.
Riprendendo il sentiero verso Bocchetta di Campo (1.994 mt) saremo in un’ora circa al suo bellissimo e suggestivo bivacco, posto in sella al crinale e al cospetto del Pedum, luogo perfetto per appassionati di albe e tramonti…
Qui la vista spazia dal Monte Rosa ai 4000m svizzeri del Canton Vallese e alle Alpi Bernesi, mentre in lontananza quasi inarrivabili le luci lontane della pianura Padana.
La serata è dedicata a preparare la cena aspettando il tramonto, dopodichè non manca che passare la notte sperando di poter avere una bella stellata.
2° giorno: Da Bocchetta di Campo a Cima Pedum e ritorno a Fondo di Gabi
Lunghezza: 10 km, Dislivello: 500 mt in salita
Dopo la giusta carica della colazione si parte per la salita alla Cima Pedum (2.111 mt), che da Bocchetta di Campo in un ora e mezza ci condurrà in vetta. Qualche facile roccetta da risalire, e siamo in cima alla Val Grande, dominando ancora la vista a 360 gradi, con le alpi sullo sfondo a nord e il Lago Maggiore verso sud.
Rientrando verso il bivacco, si riprende la via del rientro che ci vedrà tornare sullo stesso sentiero fino in prossimità dell’Alpe Scaredi, e per chiudere l’anello percorreremo il lato opposto della Valle, passando per il Bivacco Cortechiuso fino a La Forcola, da cui si scende in modo bello deciso a valle, dove non resta che brindare con una meritata birra!
DOVE SIAMO
Il Parco Nazionale della Val Grande, racchiuso tra le montagne dell’Ossola, è la zona “wilderness” più estesa delle Alpi e dell’Italia. Il parco è stato istituito nel 1992 per salvaguardare questo territorio, ricco di fauna e natura incontaminata.
Siamo in un grande territorio privo di insediamenti umani, accessibile solo da pochi e impegnativi punti di accesso, con un paesaggio unico … per veri amanti della selvaggitudine!
CHI E’ MATTIA MOGGIO
Mi chiamo Mattia e sono cresciuto e vivo a Premosello Chiovenda; un piccolo paesino ossolano alle porte del Parco Nazionale Val Grande, l’area wilderness piu estesa d’Italia, e difatti non poteva che crescere in me la voglia di avventurarmi lì dentro!!
Già perche qui in zona si dice “andar dentro in Val Grande” come se ci fosse un confine da oltrepassare per arrivare al suo interno..e cosi è..una volta superate le impervie bocchette d’accesso – lontane dal fondovalle ossolano – si entra in un luogo completamente selvaggio e che subito trasmette quel senso di isolamento e pace quasi mistico.
Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di esplorare molti luoghi della Val Grande, che spazia da cime impervie, ad alpeggi abbandonati ricchi di storia, da fitte faggete a fiumi e pozze d’acqua cristalline.. un mondo fatto apposta per chi è alla ricerca di avventura e soprattutto per chi ha voglia di vivere un esperienza “old school”, lontani da telefoni e dal caos e la rotine della vita quotidiana.