Ad un certo punto eccoti lì, davanti a me, brillante al sole di questo sabato che, dopo giorni di pioggia e nuvole, sembrava un dono del cielo. Ferro grigio, inerte, la forma tanto cara a noi escursionisti che aneliamo a raggiungerti ogni volta che ci mettiamo in cammino. Ferro che forma una croce, quella croce di vetta promessa di vedute magnifiche, meritato riposo, pacche sulle spalle e strette di mano con gli amici che ti hanno accompagnato fin lì. La tua croce di vetta, caro Monte Legnone, ho iniziato a vederla nel momento in cui ho capito che la faccenda iniziava a diventare seria: fino al bivacco Cà De Legn era stata quasi una passeggiata, ma a vedere la tua schiena sdraiata al sole, caro Monte Legnone, le gocce di sudore hanno avuto una spiegazione vera.
2.610 metri di altezza, il punto più alto raggiunto in questi 4 mesi di Compagnia: pensavamo di partire in 10, siamo arrivati su in 24. Bisogna avere fiducia negli amici, nelle proprie forze, nella propria volontà . Proprio quando inizi a pensare che non ce la farai, è in quel momento che entra in gioco la testa e la voce di chi sta arrampicando quel sentiero davanti e dietro di te, regalandoti la forza necessaria per non mollare.
Continuavo a guardarti, ogni 10 passi sudati e ansimanti, e ad un certo punto ero quasi certo che qualcuno ti stesse continuando a spostare un po’ più in là per rendermi più difficile e lunga la salita. Ma ovvio che no, era solo un’impressione: tu ferma al tuo posto, fissa in un blocco di cemento, resistente a decenni di intemperie, nevicate, ghiacciate, sole cocente d’estate che ormai è solo un ricordo.
Caro Monte Legnone e cara croce di vetta, i vostri 2.610 metri la Compagnia se li è pappati in un boccone. I nostri amici che ti hanno sfidato hanno le gambe, hanno la testa, hanno le palle per arrivare ovunque! Dove cede uno si fa più forza l’altro, la squadra non molla, ti portiamo su anche chi non sa neanche cos’è la Compagnia e l’amicizia. Quelle cose le scoprirà dopo, dopo ore di cammino insieme e di gambe che sembrano non farcela più.
Ma il sudore in vetta si asciuga in fretta, lo sforzo presto dimenticato, guarda che panorama hai davanti a te: trecentosessantagradi di bellezza montana che non ti bastano due occhi e una mente per gustarli tutti. E infatti di occhi te ne abbiamo portati su 48 e insieme si, che ricorderemo tutto…
Lo volevamo fare: ci abbiamo provato, l’abbiamo fatto. Il Legnone è nostro, la Compagnia è solida, gli amici di sempre sono lì tutti insieme, pronti ad accogliere ed abbracciare i nuovi arrivati. E’ per questo che ci siamo, per questo ci sbattiamo, per questo non molliamo: per te, Monte Legnone, per te, croce di vetta, per i tuoi 2.610 metri, per voi, amici della Compagnia.
Le foto più belle della giornata
Guarda la Photogallery completa su Facebook