L’incontro.
Ogni volta è come il primo appuntamento d’amore con una persona che non conosci, o che conosci poco. Sai quasi niente di lei, eppure c’è qualcosa, quella voglia di andare avanti nella conoscenza, che ti porta, appunto, ad andare avanti, a regalare una possibilità .
All’incontro accade la magia più bella, quella di essere riusciti a mettere insieme persone sconosciute tra loro, averle convinte a svegliarsi presto la mattina, quando fuori è ancora buio, per portarle a fare qualcosa che non pensavano neanche di voler fare, quel giorno.
All’incontro accade la magia dello scambio dei primi sguardi, delle prime strette di mano, le presentazioni, i nomi richiesti e ripetuti almeno due volte prima di riuscire a ricordarli. Poi il caffè al bar, la colazione insieme, quando si inizia a sciogliere il ghiaccio e ci si lascia un po’ andare.
I primi passi mossi insieme, la regolazione delle cinghie dello zaino, dell’altezza dei bastoncini, i primi respiri pesanti per quella salita che te l’aspettavi, si, ma non così in salita.
Intanto si scambiano le prime chiacchiere, generiche, certo, ma preludio di qualcosa di più profondo che ormai sappiamo avverrà durante la giornata. Ogni passo è uno spiraglio in più che apriamo all’Altro, ogni passo ci lasciamo andare un po’ di più, cade il riserbo, lasciamo andare una parola, una frase, un pezzo di noi che regaliamo all’altro. Quell’Altro che fino a qualche momento prima non conoscevamo neanche.
All’incontro accade la magia di ritrovare chi non vedevamo da un po’, la gioia di essere di nuovo in Compagnia di chi, pian pianino, ci siamo scoperti di volere un po’ bene. Passo dopo passo, respiro dopo respiro, metro dopo metro salito o disceso sudando e ansimando.
L’incontro è il momento della giornata che più rimane impresso, quello che dopo qualche ora si trasformerà in una foto di gruppo fatta di volti felici e sorridenti, ma anche di facce serie di chi invece aspetta ancora un po’ a lasciarsi andare. Siamo mica fatti tutti uguali, d’altronde. Anche tu, che ti stai ancora chiedendo chi te l’ha fatto fare, questa mattina, di svegliarti così presto per andare a fare questa faticaccia. Magari ci metterai un po’ di tempo in più, qualche giorno in più, per capire che, in fondo, la magia l’hai vissuta anche tu. Va solo ripensata, rimuginata, somatizzata, fissata dentro, da qualche parte, da dove potrai tirarla fuori un giorno, quando meno te l’aspetti, quando più ne avrai bisogno. Di quei sorrisi. Di quelle strette di mano. Di quegli sguardi regalati e ricevuti da una persona sconosciuta che magari, chissà , nel frattempo ti è diventata amica.
E’ per questo che facciamo tutto ‘stò casino, no? Non solo per ammirare montagne e boschi e pietraie e animali selvatici. Anche per quello, certo. Ma soprattutto per noi. Per il nostro cuore e per la nostra anima che tanto hanno bisogno di respirare aria e vita nuova, ogni tanto. Quell’aria e quella vita che un perfetto sconosciuto, una mattina fresca di fine estate, ti ha saputo regalare, ad un incontro, in un momento di magia.
Le foto più belle della giornata
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